Il futuro delle SIM

Quanti per il proprio compleanno o per Natale si sono visti regalare il nuovo smartphone ma si sono resi conto che non avrebbero potuto utilizzarlo perché la SIM non andava bene? Fastidio di non poco conto perché dobbiamo aspettare di passare da un negozio di telefonia a cambiare la SIM oltre a pagare qualche euro.

Negli ultimi anni infatti abbiamo assistito ad un vero e proprio ridimensionamento delle SIM dei nostri smartphone passando dal formato maxi alle Mini-SIM, alle Micro-SIM per arrivare allo standard attuale che è la Nano-SIM.

eSIM

Ma non si farebbe prima senza queste benedette SIM? È quello che hanno pensato in molti e circa un’anno fa è nata la eSIM.

Un componente che si trova direttamente all’interno del dispositivo e che permette di fare a meno della SIM liberando ulteriore spazio. Nonostante la eSIM sia stata immediatamente adottata da Apple questa innovazione tecnologica non ha attecchito tra gli altri produttori e la cosa si può dire è finita in un nulla di fatto.

iSIM

È notizia di pochi giorni fa che ARM, leader mondiale nella produzione di microchip per dispositivi mobili, ha sviluppato un nuovo chip che potrà sostituire le classiche SIM all’interno dei device: iSIM occuperà molto meno spazio, della dimensione di una frazione di millimetro quadrato.

Un futuro senza SIM?

L’iSIM di ARM potrebbe dunque dare una spinta in tal senso, affermandosi prima nel settore dell’Internet delle Cose per poi approdare su smartphone e tablet. ARM sta già lavorando concretamente con alcuni partner e l’iSIM sarà presente sui primi dispositivi, secondo le previsioni, entro il 2018.

Se iSIM rivoluzionerà il mondo tecnologico è ancora presto per dirlo perché forti sono da sempre le opposizioni da parte degli operatori telefonici. Far pagare 5€ o 10€ per l’attivazione di una SIM è un giochetto troppo allettante al quale rinunciare.

Al prossimo articolo!

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