Apple compra Netflix?

Lo scorso 20 dicembre il Congresso degli Stati Uniti ha approvato la riforma fiscale fortemente voluta dal presidente statunitense Donald Trump. In buona sostanza il corpo centrale della riforma prevede agevolazioni fiscali per le aziende attraverso un abbassamento dell’aliquota fiscale dal 35% al 21%, e il rientro dei capitali delle multinazionali detenuti all’estero attraverso lo scudo fiscale ovvero versando un prelievo una tantum del 7,5% (del 14,5% se gli asset sono in contanti). Secondo il presidente americano: «Ciò significa che non perderemo più le nostre aziende. Resteranno nel nostro Paese».

E a noi amanti della tecnologia perché interessa questa vicenda? Perché tra le multinazionali americane che potrebbero far ritorno a casa c’è Apple, che detiene circa il 90% della sua liquidità all’estero. L’azienda di Cupertino, grazie a questa riforma, avrebbe garantita in tempi molto brevi, un’entrata pari a circa 252 miliardi di dollari! Un contante enorme da investire in asset differenti dalla telefonia.

Secondo Citigroup, la più grande azienda di servizi finanziari del mondo, c’è una probabilità del 40% che Apple compri Netflix, diventando protagonista del settore.

Il colosso dello streaming mondiale ha oltre 83 miliardi di dollari di capitalizzazione e potrebbe essere alla portata di Apple. A conferma dell’interesse della mela al mercato della tv in streaming è una notizia riportata dal Wall Street Journal ad agosto 2017 dove si legge che Apple avrebbe stanziato 1 miliardo di dollari per procurarsi e produrre contenuti originali proprio nel corso del 2018.
Per gli analisti, c’è anche una possibilità su 10 che Apple rilevi le aziende di videogiochi Electronic Arts, Activision o Take-Two, mentre è stimato intorno al 5% l’acquisto delle auto verdi di Tesla.

È proprio il caso di dire: “Chi vivrà vedrà”.

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