Domenica sera si è svolto il 53° Super Bowl di football americano dove i favoriti New England Patriots hanno piegato 13-3 i Los Angeles Rams. La finale del campionato della National Football League (Nfl) è Il principale avvenimento sportivo degli Stati Uniti e lo show televisivo più visto dell’anno, seguito mediamente da oltre 100 milioni di telespettatori (1 miliardo nel mondo). Vista l’immensa vetrina pubblicitaria a disposizione le società realizzano degli spot ad hoc per l’evento più simili a dei cortometraggi che a pubblicità vere e proprie. Non a caso questi video vengono trasmessi a tariffe da capogiro: quest’anno i break hanno avuto un costo di oltre 5 milioni di dollari ogni 30 secondi!
Ebbene, la nascita di queste pubblicità si può ricondurre a 35 anni fa, quando il 22 gennaio 1984 nel corso del 28° Super Bowl fu trasmesso uno spot che è diventato una pietra miliare nella storia dell’informatica: il lancio del computer Apple Macintosh. Il filmato si ispirava al romanzo “1984” (coincidenza?) di George Orwell opportunamente diretto dal regista Ridley Scott. La pubblicità mostrava una giovane atleta che con un gesto liberatorio gettava un martello contro il megaschermo in cui il Grande Fratello parla a degli ascoltatori sottomessi. Molto probabilmente il Grande Fratello in questione era riferito all’azienda dominante a quel tempo, l’IBM.
Il Macintosh era davvero rivoluzionario per l’epoca: tutto in uno, con schermo incluso nel case e subito pronto all’uso. Viene considerato il primo home computer della storia perché adatto a tutti grazie ad un sistema operativo con icone semplici e intuitive e aveva addirittura un mouse di serie. Finalmente, anche coloro che avevano limitate conoscenze informatiche potevano utilizzare un computer in tutta tranquillità. Da quel giorno lo spot non è più stato trasmesso ma dall’uscita del Mac nel 1984 il mondo non sarà più lo stesso. Di seguito il filmato originale:
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