Fondata da William Li nel 2014 a Shanghai, NIO è un’azienda specializzata nella progettazione e sviluppo di veicoli elettrici. Inizialmente si chiamava NextEV, ossia la prossima auto elettrica.
Partecipa fin dalla nascita al campionato di Formula E (2014/2015) dove si aggiudica il Campionato piloti con Nelson Piquet Jr., figlio del tre volte campione del mondo di Formula 1.
Nel 2016 viene prodotta La NIO EP9, una vettura elettrica non omologata per la circolazione stradale ma per il solo utilizzo su pista. Balza alle cronache per aver fatto registrare il record sul giro, pari a 6’45”90, al Nurburgring Nordschleife, diventando così l’auto elettrica più veloce sul famoso circuito tedesco.
Dal 2018 è quotata alla borsa di New York e sono numerose le società che credono e investono nel progetto, come ad esempio Lenovo. Nello stesso anno viene messa in commercio NIO ES8, un Crossover SUV di grandi dimensioni (7 posti), la prima vettura NIO destinata alla circolazione stradale. Il motore viene sviluppato in collaborazione con l’indiana Tata e dalla tedesca Bosch. Autonomia dichiarata di 425 km, potenza dei due motori 240 kW (321,8 cavalli) e velocità massima di 200 km/h.
Nel 2019 esce NIO ES6, un SUV che come caratteristiche ricorda il precedente ES8 ma leggermente più piccolo (5 posti) ed esteticamente migliorato.
Arriviamo ai giorni nostri. L’azienda cinese presenta NIO ET7, la prima berlina della casa automobilistica. Batterie allo stato solido e guida autonoma di livello 3 grazie alla tecnologia Nad (Nio Autonomous Driving) con 33 unità di rilevamento ad alte prestazioni, incluse 11 telecamere ad alta risoluzione da 8 megapixel, un sensore LiDAR a raggio ultralungo, cinque radar ad onde millimetriche, 12 sensori ad ultrasuoni e due unità di posizionamento ad alta precisione. Il prezzo sarà di circa 57.000€ ma potrebbe abbassarsi grazie a quella che secondo molti sarà la vera rivoluzione di Nilo. La società cinese ha infatti deciso di puntare sulle stazioni di scambio rapido delle batterie con l’obiettivo di arrivare (in Cina) nel 2021 a 500. In pratica in queste stazioni, l’azienda è in grado di sostituire l’accumulatore scarico con uno carico in soli tre minuti. Scegliendo questo servizio l’acquirente ha la possibilità di far scendere il prezzo di acquisto dell’auto perché di fatto l’accumulatore non viene conteggiato.
Dobbiamo dire che nel 2019 ci sono stati vari problemi che NILO ha dovuto affrontare, conti che non quadravano, accumulatori difettosi,… Ora NILO sembra essere sulla strada giusta e Tesla, che detiene il monopolio dell’elettriche a guida autonoma ora comincia a preoccuparsi. Staremo a vedere cosa accadrà, per adesso ma solo per adesso è tutto, vi do appuntamento al prossimo articolo.
Davide G.
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