Dopo aver visto la città futuristica a nord di Riyadh rimaniamo in Arabia Saudita per conoscere un altro progetto del piano di “ammodernamento” Vision 2030: Neom.
Questo megaprogetto, che da molti è stato definito un sogno irrealizzabile, è stato voluto fortemente dal principe ereditario Mohammed Bin Salman e prevede la realizzazione di tre sottoprogetti:
- Oxagon (Neom Industrial City): si tratta di un complesso industriale galleggiante a forma di ottagono regolare; sarà il più grande del mondo e fungerà da porto per le rotte marittime attraverso il Mar Rosso.
- Trojena: situato nella catena montuosa più alta dell’Arabia Saudita, con altitudini comprese tra 1500 e 2600 metri, dovrebbe diventare la prima grande destinazione per lo sci all’aperto nella Penisola araba. Il Il Consiglio Olimpico d’Asia (COA) ha assegnato (votando all’unanimità) l’organizzazione dei IX Giochi asiatici invernali del 2029 alla città di Neom, nell’area di Trojena.
- The Line: questo è il progetto più ambizioso di Vision2030. Una città lineare lunga 170 km, larga 200 metri e alta 500 metri. The Line funzionerà interamente con energia rinnovabile, senza strade, automobili o emissioni. La ferrovia ad alta velocità collegherà diversi punti dell’edificio, rendendo facile la mobilità.
Non è mai stato costruito sulla Terra qualcosa di simile. La metropoli sarà gestita con l’aiuto di intelligenza artificiale e secondo l’idea iniziale ospiterà 9 milioni di residenti, che oltre al treno avranno accesso a tutte le strutture di The Line entro cinque minuti a piedi.
Nonostante lo scetticismo di molti sull’effettiva realizzazione del progetto è stato pubblicato un video che mostra lo stato di avanzamento dei lavori a gennaio e che dimostra la volontà del principe ereditario Mohammed Bin Salman a portarlo avanti:
Tuttavia ci sono state numerose critiche riguardo a questo ambizioso progetto. Innanzitutto l’impatto ambientale: La costruzione di edifici, strade e infrastrutture per una città di questo tipo richiede grandi quantità di risorse e può causare danni all’ambiente locale. Inoltre ci sono preoccupazioni riguardo ai diritti umani, sicurezza e alla privacy dei dati visto che il progetto, per gestire la città, si basa sull’utilizzo di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la robotica.
Per adesso, ma solo per adesso è tutto, vi do appuntamento al prossimo articolo.
Davide Gambacciani
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