L’emigrazione delle aziende tech in Texas è un fenomeno che ha preso piede negli ultimi anni a tal punto che lo Stato della stella solitaria sta diventando un’alternativa alla Silicon Valley in California.
Aziende come Tesla, Oracle e HP hanno spostato la loro sede principale ad Austin, città dove le start up stanno nascendo come funghi. Tra queste c’è Apptronik, azienda che produce robot umanoidi e che ha sviluppato Apollo 1, un un robot-operaio destinato a svolgere un ruolo chiave nell’industria moderna.
Con un’altezza di 172 centimetri e un peso di 72,5 chilogrammi, Apollo 1 è un esempio di eccellenza ingegneristica e design ergonomico.
La sua capacità di sollevare carichi fino a 25 chilogrammi lo rende un alleato ideale nelle attività industriali più impegnative, mentre la sua incredibile resistenza gli consente di lavorare fino a 22 ore al giorno, sette giorni su sette. Questa caratteristica fa di Apollo 1 un compagno affidabile che può affrontare i compiti più ardui senza sosta.
Uno degli aspetti distintivi di Apollo 1 è il suo design fisico, curato con attenzione da ArgoDesign. La sua forma è inequivocabilmente umanoide, ma la somiglianza con l’uomo è volutamente limitata. Questo design mira a garantire il comfort delle persone che collaborano con Apollo 1, minimizzando qualsiasi potenziale sensazione di inquietudine dovuta a una somiglianza troppo marcata. Il volto del robot è stato progettato con attenzione per trasmettere informazioni importanti, come lo stato della macchina e i feedback verso l’esterno, facilitando la comunicazione tra il robot e gli operatori umani.
Con il suo design ergonomico, la sua versatilità e la capacità di lavorare incessantemente, rappresenta un passo avanti nella robotica industriale, aprendo nuove possibilità per migliorare l’efficienza e la produttività in una vasta gamma di settori. Il futuro dell’automazione industriale è qui, e si chiama Apollo 1. Per adesso, ma solo per adesso è tutto, vi do appuntamento al prossimo articolo.
Davide Gambacciani
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