Con un preavviso sorprendentemente breve, Meta ha lanciato in Italia la piattaforma social Threads, già presente negli Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito dall’estate scorsa (avevo scritto un articolo al riguardo). Verso l’ora di pranzo del 14 dicembre, l’app era già disponibile per il download tramite l’account Instagram. Threads consente di pubblicare post con un limite di 500 caratteri, video fino a 5 minuti, immagini, gif, audio e sondaggi, offrendo un’esperienza simile a quella di Instagram.
Le aspettative per il debutto europeo di Threads sono elevate: dopo essere stata scaricata 30 milioni di volte nelle prime ore del suo annuncio a luglio, l’app potrebbe conquistare circa 40 milioni di utenti in Europa entro il 2024, contribuendo al raggiungimento di circa 100 milioni di utenti attivi mensilmente.
Meta, il colosso digitale guidato da Mark Zuckerberg, ha atteso di essere conforme alle norme del Digital Markets Act, il regolamento europeo sui mercati digitali in vigore dal maggio scorso, prima di introdurre Threads nell’Unione Europea. L’app, inizialmente non conforme al divieto di combinare dati raccolti su diverse piattaforme per inserzioni personalizzate, ora rispetta le regole.
La sfida principale di Threads è con X, ex Twitter, che è stato acquistato da Elon Musk per 44 miliardi di euro. Threads si propone come alternativa, cercando di sfruttare la crisi che ha colpito X a seguito di cambiamenti controversi e di una gestione critica da parte di Elon Musk. Ilgiornaletecnologico ha appena aperto il profilo su Threads e questo articolo sarà la prima discussione. In seguito vedremo quale piattaforma sarà la migliore. Per adesso, ma solo per adesso è tutto, vi do appuntamento al prossimo articolo.
Davide Gambacciani
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