I Bitcoin sono una forma di denaro digitale, chiamata anche criptovaluta. In pratica, sono “monete” online che possono essere usate per comprare beni e servizi su internet. Ciò che li rende diversi dalle valute tradizionali è che non sono emessi da un governo o da una banca centrale, ma sono basati su una tecnologia chiamata blockchain.
Le autorità di regolamentazione statunitensi hanno dato il via libera a un nuovo tipo di prodotto finanziario che permetterà agli investitori di accedere al mercato dei Bitcoin come mai prima d’ora. La Securities and Exchange Commission (SEC), organismo di supervisione della borsa negli Stati Uniti, ha approvato l’emissione di Exchange-Traded Funds (ETF) legati al Bitcoin da parte di istituzioni finanziarie. Questo permetterà agli investitori di partecipare al mercato delle criptovalute senza dover acquistare direttamente i Bitcoin.
Personalmente sono sempre stato contrario ai Bitcoin, per la natura delle criptovalute che non fanno parte del mercato regolamentato ma soprattutto da un un punto di vista etico perché l’identità delle persone coinvolte rimane spesso anonima. Il ceo di BlackRock (con 10.000 miliardi di $ il più grande gestore patrimoniale del mondo) Larry Fink qualche anno fa la definiva moneta per il riciclaggio. Non a caso la stessa SEC in passato ha esitato nell’approvare ETF su Bitcoin proprio per timore di volatilità e mancanza di regolamentazione.
Come detto ad oggi poco è cambiato sulla sicurezza, quello che invece è cambiata è l’idea che lo stesso Larry Fink ha sul Bitcoin (ora lo definisce oro digitale), questo, secondo me, da quando ha annusato l’opportunità di guadagno attraverso gli ETF. Per adesso, ma solo per adesso è tutto, vi do appuntamento al prossimo articolo.
Davide Gambacciani
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