Il 29 settembre 1995 è una data che molti ricordano, perché fu allora che il Presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, rivelò al mondo l’esistenza dell’Area 51, una base militare gigantesca situata nel Nevada. Tuttavia, le aspettative di chi sperava di scoprire segreti legati agli UFO e agli extraterrestri furono deluse. L’Area 51 si rivelò essere una base militare ultra segreta, completamente off-limits, che copre un’area di oltre 26.000 chilometri quadrati, più grande dell’intera regione della Lombardia.
Per anni, sia il governo civile che quello militare degli Stati Uniti avevano negato persino l’esistenza di questa base, alimentando teorie del complotto e fantasie sugli UFO. Tuttavia, dal 1995, sappiamo che l’Area 51 viene utilizzata per sperimentare nuovi velivoli e armi militari.
Tra i progetti più noti c’è l’aereo U2 della Lockheed Martin, un aereo spia ad alta quota che causò una crisi tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica nel 1960 quando uno di essi fu abbattuto sopra i monti Urali durante una missione di spionaggio.
Gli ufologi, soprattutto quelli inclini alle teorie del complotto, si erano interessati all’Area 51 fin dagli anni ’50, sospettando che il governo americano nascondesse i resti di UFO e dei loro equipaggi, in particolare a seguito dell’incidente di Roswell nel 1947. Tuttavia, ciò che era caduto a Roswell era in realtà un pallone sonda di una missione segreta chiamata “Mogul,” finalizzata alla verifica dei test atomici.
Lo scorso luglio poi il carico da novanta con tre testimoni al Congresso Usa che confermano l’esistenza: “Non sono eventi isolati”, si tratta di due ex piloti e un funzionario dell’Intelligence, David Grush. Secondo quest’ultimo l’America sarebbe in possesso di astronavi aliene, all’interno delle quali sarebbero stati, addirittura, trovati “resti biologici non umani”. Non solo, l’agente segreto Usa conferma: «Portati negli Stati Uniti i rottami dell’astronave e i resti dei piloti trovati nel 1933 in Lombardia e studiati da Marconi».
Tuttavia, il rapporto della NASA presentato nel settembre scorso ha dichiarato chiaramente che non ci sono prove dell’esistenza degli UFO o degli extraterrestri, ma ha anche sottolineato che non possiamo escludere la possibilità. La NASA ha nominato un direttore del progetto per studiare il fenomeno degli UFO, promettendo trasparenza e l’uso di moderni strumenti di intelligenza artificiale.
Mentre alcune persone ridono delle mummie extraterrestri presentate al parlamento messicano da un noto “spacciatore” di falsi reperti alieni, non dobbiamo dimenticare che la ricerca di vita extraterrestre è una questione profonda e importante. La scoperta anche di un singolo batterio fossile su Marte o tracce di vita su altri pianeti potrebbe essere rivoluzionaria. Per adesso, ma solo per adesso è tutto, vi do appuntamento al prossimo articolo.
Davide Gambacciani
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