Su tutti i display dei nostri smartphone campeggia in alto un simbolo che varia a seconda del posto dove ci troviamo, ma cosa rappresenta? In pratica si tratta della velocità di connessione a internet in quel preciso istante. Se abbiamo 4G sappiamo che possiamo vedere un video postato su Facebook, mentre con la sola E è già tanto se riusciamo a inviare un messaggio di testo su Whatsapp!
Se acquistiamo un telefono con tecnologia 4G non significa che andrà a 150 milioni di bit al secondo, dipenderà dal luogo dove ci troviamo, dalla compagnia telefonica, dal contratto che abbiamo attivato e dalle caratteristiche del dispositivo. Sicuramente però con un telefono che non è 4G non potremmo mai arrivare a velocità superiori a 42,2 milioni di bit al secondo!
Con l’evoluzione dei dispositivi si è avuto un graduale miglioramento della velocità dovuta al cambio di tecnologia di trasmissione. Vi elenco le principali che, nel corso degli anni, hanno rivoluzionato il mondo della telefonia mobile.
TACS (1 GENERAZIONE)
I primi cellulari entrati in commercio risalgono al 1985 (1990 in Italia) e utilizzavano la tecnologia TACS (acronimo di Total Access Communication System ), uno standard analogico di telefonia mobile. Ancora non erano presenti simboli, senza SIM, erano “soltanto” dei telefoni… La velocità teorica era di 0,0144 Mbit/secondo!
GSM (2 GENERAZIONE)
Global System for Mobile Communications o GSM è lo standard di seconda generazione di telefonia mobile e al 2017 il più diffuso al mondo con più di 3 miliardi di persone in 200 Paesi. La velocità teorica era sempre di 0,0144 Mbit/secondo ma con questo standard si hanno due storiche innovazioni: l’introduzione della scheda SIM e la possibilità di inviare messaggi di testo: gli SMS.
GPRS (2.5 GENERAZIONE)
GPRS è l’abbreviazione di General Packet Radio Service e viene anche detta generazione 2.5 G perchè si pone come il passaggio intermedio tra la seconda (GSM) e la terza generazione (3G).
Il GPRS introduce il WAP (Wireless Application Protocol) quindi la navigazione internet per dispositivi mobili. Essendo una tecnologia del 1997 la velocità teorica si attesta intorno ai 0,040 Mbit/secondo e oggi risulta quasi impossibile l’utilizzo anche di applicazioni Android e iPhone “leggere” come quelle di messaggistica istantanea (Whatsapp).
EDGE (2.75 GENERAZIONE)
Con una velocità teorica di 0,180 Mbit/secondo questa tecnologia ha migliorato notevolmente il GPRS permettendo l’introduzione della videochiamata, il trasferimento dei dati tramite FTP e il P2P (peer-to-peer) per la condivisione dei file. Con il fabbisogno di dati da parte delle applicazioni di oggi, EDGE (acronimo di Enhanced Data rates for GSM Evolution ) risulta la connessione minima accettabile, senza limitarla ai soli siti mobile.
UMTS (3 GENERAZIONE)
Come si può intuire il termine 3G sta ad indicare in modo generico gli standard di terza generazione, in particolare è il termine con cui ci si riferisce all’UMTS (Universal Mobile Telecommunications System). Sfrutta le infrastrutture del GSM tramite una nuova interfaccia di trasmissione, il W-CDMA, a divisione di codice CDMA (Code Division Multiple Access), er farla breve arriva ad una velocità teorica di 3 Mbit/secondo.
HSDPA (3.5 GENERAZIONE)
Evoluzione della tecnologia UMTS. Introdotta nel 2006, tramite l’HSPDA (High-Speed Downlink Packet Access), si arriva a una velocità teorica di 14,4 Mbit/secondo.
HSDPA (3.5 GENERAZIONE)
Ulteriore evoluzione della tecnologia UMTS. Con questa tecnologia introdotta nel 2007 la velocità teorica arriva a 42,2 Mbit/secondo.
LTE (4 GENERAZIONE)
Siamo arrivati alla quarta generazione, o quasi. Nel 2012 è stata introdotta in Europa e Italia questa tecnologia single-carrier che permette di arrivare ad una velocità teorica di 150 Mbit/secondo. I più precisi affermano che LTE (Long Term Evolution) sia in realtà 3.5G, ossia una via di mezzo tra il 3G e il vero 4G, quel che conta è che la velocità è notevolmente aumentata quasi da paragonarla ad una normale ADSL.
4G (4 GENERAZIONE)
Attualmente la tecnologia più performante è la 4G+ o LTE Advanced o 4G dual-carrier che permette di arrivare ad una velocità teorica di 225 Mbit/secondo. Disponibile a ottobre 2017 soltanto per TIM e Vodafone e solo in 1300 comuni italiani. Sempre queste due compagnie telefoniche stanno testando in alcuni comuni le tecnologie 4G three-carrier e quad-carrier che permettono di arrivare ad una velocità di 800 Mbit/secondo.
La tecnologia sta andando avanti a ritmi serrati e infatti, tutto o quasi è destinato a cambiare con il 5G. Non è un caso che, seppur in fase sperimentale, molte aziende stanno investendo soldi e tempo in questa nuova tecnologia: Linkem ha cominciato le sperimentazioni a Catania, come Vodafone a Milano, Tim a Bari e Wind con Open Fiber a Prato e L’Aquila: Non è ancora stabile e le prime applicazioni commerciali arriveranno tra 24 mesi.
Per il momento vi saluto ma continuate a seguirmi per rimanere aggiornati sulle ultime novità tecnologiche!
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